E’ stato annunciato ieri da Roma Capitale e Cassa Depositi e Prestiti l’avvio dei cantieri di riqualificazione delle Torri dell’Eur.
Il comunicato congiunto
Per le storiche Torri dell’Eur, progettate negli anni ’50 del Novecento da Cesare Ligini, dopo anni di degrado e abbandono, si aprono i cantieri della riqualificazione, in base a quanto comunicato in maniera congiunta da Roma Capitale e Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Il proprietario del complesso immobiliare è la società Alfiere, controllata al 100% dalla società CDP Immobiliare, a sua volta controllata interamente dal Gruppo CDP.
Il complesso è formato da sei diversi corpi di fabbrica, per una superficie lorda di oltre 62mila mq., oltre a 258 posti auto e 113 posti moto interrati.
Dal degrado alle ipotesi di riqualificazione
Costruite nel 1961, ospitarono gli uffici del Ministero delle Finanze, per poi cadere in disuso e successivamente in degrado, causa abbandono.
Mentre di fronte alle scheletriche Torri dell’Eur veniva pensata e poi realizzata la Nuvola di Fuksas, il recupero del complesso di Ligini è stato pensato e ripensato più volte negli anni, fino ad arrivare all’ipotesi progettuale del centro direzionale TIM, di cui avevo scritto nel febbraio 2016.
Ma l’ipotesi dell’headquarter di TIM tramonta. Si apre una vertenza che va prima al TAR e infine al Consiglio di Stato, riguardante il permesso di costruire annullato da Roma Capitale, cosa che provoca una richiesta di risarcimento.
Nel gennaio 2019 Roma Capitale annuncia che il Consiglio di Stato ha confermato l’orientamento del TAR, vale a dire che la richiesta risarcitoria di 325 milioni non doveva aver luogo, dando così ragione alla linea della Giunta Raggi.
L’Assessore all’Urbanistica Montuori, tra l’altro, afferma che “la sentenza stabilisce anche che debba essere definito il contributo economico dovuto per la valorizzazione del compendio”.
Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, si è aperto il dialogo tra Roma Capitale e Cassa Depositi e Prestiti, fino al comunicato congiunto emesso ieri.
La riqualificazione secondo Roma Capitale e CDP
L’intento di Roma Capitale e CDP è di riqualificare le Torri dell’Eur per il recupero dello skyline urbano, sia sul piano architettonico che urbanistico.
Il complesso di Ligini ospiterà nuovi edifici direzionali e CDP investirà, complessivamente, oltre 100 milioni di euro.
Le soluzioni saranno improntate alla sostenibilità, secondo i più elevati standard ambientali ed energetici.
Sarà seguita la linea progettuale dello Studio UNO A, vincitore del bando che era stato riservato ad architetti under 40. La durata dei lavori è stimata in circa tre anni.
In prospettiva
Ieri è stata annunciata l’apertura del cantiere di riqualificazione delle Torri dell’Eur.
La Sindaca Raggi ha definito questo avvio come la ricucitura di una “ferita di Roma”.
Una ferita che per troppi anni ha troneggiato nello skyline cittadino, mentre lì nei pressi (vedi la Nuvola di Fuksas), seppur faticosamente, il quartiere dell’Eur ha visto anche evoluzioni positive.
Da cittadino romano e da agente immobiliare spero vivamente che le Torri dell’Eur riprendano vita nel più breve tempo possibile.
Dopo i tanti (troppi) anni di degrado, la durata dei lavori stimata in tre anni sembra quasi un’inezia, ma mi auguro, ovviamente, che sia rispettata ampiamente, sia per ridare presto decoro e funzionalità ad un settore importante dell’Eur e della città, sia per costituire un esempio, un traino per nuove progettualità di cui la Capitale ha estremo bisogno.
Sarà mia cura osservare gli sviluppi di questo recupero e, come sempre, li racconterò qui sul mio blog.
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