Nel Consiglio dei Ministri svoltosi ieri sera, il Governo ha emanato un Decreto Legislativo per dare il via alla riforma del Catasto.
Con questa Riforma, sarà riscritta l’anagrafe immobiliare italiana, tramite un rinnovato censimento di più di 62 milioni di immobili. Lo scopo è quello di rendere più congrui i valori fiscali degli immobili, avvicinandoli ai valori reali. Per questo, il D.Lgs. emanato ieri dal Governo (in applicazione dell’art. 2, comma 3, lettera “a”, delle Legge 23/2014) rimette in moto le commissioni censuarie, che avranno il compito di stabilire i nuovi valori degli immobili per gli estimi catastali, tenendo conto di:
- qualità;
- collocazione;
- anno di costruzione;
- stato conservativo;
- valori immobiliari di zona.
Il valore degli immobili sarà calcolato sui metri quadri, non più sui vani.
Nelle Commissioni censuarie, in cui sono stati aboliti i gettoni di presenza, opereranno:
- rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate,
- rappresentanti degli Enti locali,
- professionisti, tecnici e docenti qualificati in materia di economia e di estimo urbano e rurale,
- esperti di statistica e di econometria, anche indicati dalle associazioni di categoria del settore immobiliare,
- magistrati appartenenti rispettivamente alla giurisdizione ordinaria e a quella amministrativa,
- per le commissioni censuarie provinciali di Trento e di Bolzano, rappresentanti delle province autonome di Trento e di Bolzano.
Dopo questo primo passo, saranno emanati ulteriori decreti, in particolare per l’individuazione del valore patrimoniale medio tramite appositi algoritmi.
E’ stato stimato che questo nuovo censimento immobiliare richiederà circa cinque anni di tempo.
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