Il Fondo di garanzia per la prima casa è pienamente operativo ed è rivolto prioritariamente ai giovani.
A seguire, la descrizione del Fondo e i relativi aggiornamenti.
L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) il 13/9/2014 ha comunicato che è in dirittura d’arrivo l’attuazione del Fondo di garanzia prima casa, che dovrebbe rappresentare un nuovo impulso al mercato dei mutui che ha già registrato segnali di rilancio, con un’impennata del 29,2% tra gennaio e luglio 2014 rispetto all’identico periodo del 2013.
Il “Fondo di garanzia prima casa” (previsto dalla Legge di Stabilità 2014) ha una dotazione da 600 milioni di euro, vale a dire 200 milioni di Euro per ogni anno tra il 2014 e il 2016 e potrebbe arrivare a garantire finanziamenti fino a 12-15 miliardi di Euro.
Il 29/9/2014 è stato pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 226 la Disciplina del Fondo, costituita da 15 articoli, che, tra l’altro, definiscono le operazioni ammissibili, i destinatari, i soggetti finanziatori, natura e misura della garanzia.
ABI e Ministero dell’Economia e Finanze – Dipartimento del Tesoro hanno stipulato l’8/10/2014 un Protocollo d’intesa per disciplinare l’accesso delle banche alle garanzie e avviare rapidamente le erogazioni dei mutui.
Il ”Fondo” è garantito in ultima istanza dallo Stato e potrà essere incrementato da contributi di Regioni e altri Enti pubblici. La garanzia del Fondo è concessa nella misura massima del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari erogati per l’acquisto o la ristrutturazione per l’accrescimento dell’efficienza energetica degli immobili adibiti a prima casa.
L’ammontare massimo del finanziamento non potrà essere superiore a 250mila euro.
L’immobile acquistato da adibire ad abitazione principale non deve essere di categoria catastale A1, A8 e A9 e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 2 agosto 1969.
I destinatari saranno prioritariamente:
- giovani coppie,
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori,
- conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari,
- giovani under 35 titolari di un rapporto di lavoro atipico.
Aggiornamento del 28 novembre 2014
L’operatività del Fondo entra man mano nel vivo:
- è scaricabile online il modello per la domanda sul sito del Ministero dell’Economia e Finanze – Dipartimento del Tesoro: cliccare qui;
- l’elenco aggiornato delle banche aderenti al Fondo: cliccare qui.
Aggiornamento del 4 marzo 2015
Oggi l’agenzia Ansa afferma che ammontano a 27,7 milioni di Euro i nuovi mutui concessi a febbraio 2015, primo mese di piena operatività del Fondo. Lo comunica l’Abi, secondo cui il Fondo rappresenta un’ulteriore spinta al mercato dei mutui già in fase di rilancio.
Aggiornamento del 15 giugno 2015
Il 13 giugno 2015 l’ABI ha comunicato che tra febbraio e maggio 2015 sono stati garantiti 30 milioni di Euro di nuovi mutui e altri 82 milioni sono in fase di erogazione. Lo strumento risulta essere particolarmente efficace per le giovani coppie, dato che i mutui sono stati erogati per il 53% alla fascia di età fino a 35 anni. Le banche aderenti al Fondo sono 130 e rappresentano più del 60% del mondo bancario.
Aggiornamento del 1° settembre 2015
Importante chiarimento fornito dalla Banca d’Italia: la garanzia del Fondo si può richiedere per l’erogazione di mutui anche fino al 100% del valore dell’immobile (è superabile, quindi, il limite dell’80% previsto dalla regolamentazione di vigilanza). Inoltre, l’ABI comunica che tra febbraio e luglio 2015 i nuovi mutui garantiti ammontano a 83 milioni di Euro, con altri 88 milioni in fase di erogazione.
Aggiornamento del 9 dicembre 2015
L’ABI comunica che nel periodo febbraio-ottobre 2015 i nuovi mutui garantiti sono stati pari a 304 milioni di Euro e, considerando altri 34,5 milioni in fase di erogazione, il totale ammonta a 338,5 milioni di Euro.
Aggiornamento del 29 aprile 2016
Nuovi dati forniti dall’ABI: tra febbraio 2015 e marzo 2016 ci sono state richieste d’accesso pari a 808 milioni di euro, di cui 531 sono mutui già erogati o in attesa di esserlo. C’è quindi una richiesta di utilizzo in crescita: da 62 domande nel marzo 2015 a circa 450 nel marzo 2016 ed il 58% è stato richiesto da under 35. Finora sono 142 le banche che hanno aderito al Fondo, vale a dire più del 70% degli sportelli bancari.
Aggiornamento del 16 febbraio 2017
L’aggiornamento dell’ABI sul Fondo, pubblicato l’11 febbraio scorso, afferma che tra gennaio 2015 e dicembre 2016 le richieste di accesso sono state 14.000, per un valore dei mutui superiore a 1,6 miliardi di euro. Sono stati già concessi 1,2 miliardi ed altri 387 sono in attesa di erogazione. Sono 167 le banche e gli intermediari finanziari aderenti.
Aggiornamento del 31 luglio 2017
Nel report di fine luglio l’ABI comunica che tra gennaio 2015 e giugno 2017 il Fondo di garanzia prima casa, che vede la collaborazione di 174 banche e intermediari finanziari, ha ricevuto 35.051 richieste di accesso alle garanzie statali per accendere il mutuo, di cui 29.734 sono state ammesse.
Al 30 giugno scorso il valore dei mutui con la garanzia di questo strumento è stato di oltre 3,4 miliardi di euro.
Nel primo semestre del 2017 il Fondo ha ricevuto 15.758 domande, un picco possibile grazie alla migliore conoscenza dello strumento e ai segnali di ripresa economica, visibili anche nel settore immobiliare. A maggio e giugno le richieste di accesso alle garanzie per i mutui prima casa sono state più di 3.200 mensili, oltre 100 domande al giorno.
Finora le richieste sono giunte in prevalenza da giovani di età inferiore a 35 anni (circa il 63%), comunque non sussistono limiti di età per poterne usufruire.
L’elenco di banche e intermediari finanziari aderenti è consultabile cliccando qui.
Aggiornamento del 2 gennaio 2019
Per quanto riguarda il Fondo di garanzia per la prima casa, che rischiava di terminare a fine 2018 la sua operatività se non fosse stato rifinanziato, la Legge di Bilancio 2019 prevede l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti. Tale intervento, recita la norma, è stato inserito “anche al fine di incrementare la misura massima della garanzia del Fondo”.
Aggiornamento del 3 maggio 2019
Il Fondo è stato rifinanziato, su questo puoi leggere il mio post.
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