Il decreto crescita è legge e c’è la possibilità dello sconto sul corrispettivo per il contribuente che attua gli interventi di eco e sisma bonus.
Il 27 giugno scorso il Senato ha approvato in maniera definitiva il decreto legge n. 34, contenente, tra l’altro, misure urgenti per la crescita economica.
Il vantaggio per il contribuente
Tra le misure fiscali per la crescita economica, ne è stata introdotta una nuova: la possibilità per il contribuente di ottenere uno sconto in fattura dal fornitore, in alternativa al godimento delle detrazioni previste per l’ecobonus, per il sisma bonus e anche per interventi finalizzati al risparmio energetico.
Per cui, anziché godere della detrazione da spalmare in dieci anni, il contribuente può tramutarla in sconto immediato sulle prestazioni del fornitore che deve attuare gli interventi di efficienza energetica o adeguamento sismico.
L’intento del Governo, con l’introduzione di questa norma, è proprio quello di favorire gli interventi agevolati per la riqualificazione degli immobili sul piano energetico o antisismico.
Il ruolo del fornitore
Il fornitore, applicato lo sconto sul corrispettivo in favore del cliente, avrà quindi diritto ad un credito d’imposta da utilizzare solo in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo.
Il credito d’imposta potrà essere ceduto dal fornitore ai propri fornitori di beni e servizi e questi ultimi non potranno a loro volta cederlo. La cessione non potrà essere effettuata verso istituti di credito o intermediari finanziari.
Gli interventi per cui si potrà ottenere lo sconto sul corrispettivo
Il contribuente potrà usufruire dello sconto in fattura per gli interventi agevolati rientranti nell’ecobonus, nel sisma bonus e anche per opere finalizzate al risparmio energetico (queste ultime previste dall’art. 16-bis, comma 1, lettera “h”, del Testo unico delle imposte sui redditi).
Il decreto approvato al Senato contiene inoltre una specificazione sugli impianti gestiti da amministrazioni pubbliche: se gli interventi incentivati siano stati eseguiti su tali impianti, le stesse amministrazioni, nel caso di scadenza del contratto di gestione nell’arco dei cinque anni successivi all’ottenimento degli incentivi, devono assicurare il mantenimento dei requisiti, mediante clausole contrattuali da inserire nelle condizioni di assegnazione del nuovo contratto.
Le modalità di attuazione
Il funzionamento dello sconto sul corrispettivo sarà stabilito con uno specifico provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto crescita. La legge di conversione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 151 del 29/6/2019, con entrata in vigore prevista per il giorno successivo.
A proposito di cessione del credito nell’ecobonus e nel sisma bonus, ti segnalo il mio post dedicato.
Aggiornamento del 1° agosto 2019
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento che rende operativo il meccanismo con cui la detrazione può diventare sconto sul corrispettivo. Puoi scaricare il provvedimento dell’Agenzia cliccando qui.
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