La Regione Lazio ha pubblicato l’avviso per individuare un patrimonio immobiliare per il Dopo di Noi, per le persone con disabilità grave.
L’iniziativa della Regione Lazio è in attuazione della Legge 112 del 2016 che “disciplina misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con disabilità grave”.
Per dare concretezza alla legge sul Dopo di Noi, attuata dal Decreto Interministeriale del 23 novembre 2016, nel Lazio è stato avviato il censimento degli immobili destinati ad accogliere le persone con disabilità grave.
La Determinazione n. G15084 dell’8/11/2017 contiene l’avviso pubblico, che si basa sulle indicazioni della Deliberazione di Giunta n. 454/2017 (le linee guida regionali sul Dopo di Noi).
Nell’avviso è esplicitata la finalità di indagine conoscitiva sul patrimonio immobiliare solidale sul territorio regionale.
Verrà quindi creato un elenco di immobili suddivisi in tre distinte sezioni:
- patrimonio pubblico,
- patrimonio privato,
- patrimonio privato sociale.
Questo elenco sarà reso disponibile ai Comuni capofila degli Ambiti sovra distrettuali, che, in integrazione con i distretti sanitari, avranno il compito di coniugare le esigenze dei disabili e la disponibilità di immobili.
Possono presentare manifestazioni di interesse i soggetti:
- pubblici,
- privati,
- del privato sociale.
Questi soggetti non devono trovarsi in stato di dissesto finanziario e devono essere proprietari o in disponibilità giuridica di beni immobiliari o terreni su cui realizzare un progetto per il Dopo di Noi.
Le proposte di soluzioni alloggiative espresse da familiari o reti associative di familiari vanno in deroga ai criteri della Deliberazione n. 454/2017, secondo cui l’accesso agli interventi del Fondo per l’assistenza va prioritariamente garantito alle persone con disabilità grave:
- mancanti di entrambi i genitori e di risorse economiche;
- i cui genitori non sono più in grado di garantire il sostegno necessario;
- inserite in strutture residenziali le cui caratteristiche sono molto lontane dal riprodurre condizioni abitative familiari.
Le strutture alloggiative dovranno essere conformi alle norme vigenti relative ad urbanistica, edilizia, energia, prevenzione incendi (ove previsto), igiene e sicurezza.
Dovranno avere inoltre le seguenti caratteristiche:
- ospitalità per non più di 5 persone, salvo deroghe eccezionali della Regione;
- essere spazi accessibili, organizzati in modo da essere vissuti come la propria casa;
- promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie (domotica, connettività sociale, ambient assisted living);
- ubicazione in zone residenziali o comunque non isolate.
E’ possibile anche la collocazione in aree rurali, per l’attuazione di progetti di agricoltura sociale, specificamente individuati dalla Regione.
In base a quanto affermato dall’Assessore alle Politiche Sociali Rita Visini, lo stanziamento complessivo regionale per il Dopo di Noi ammonta a 13 milioni di euro: i 2,1 milioni sotto indicati e quasi 11 milioni destinati ai territori per percorsi di autonomia, accompagnamento all’uscita dal nucleo familiare di origine e supporto alla domiciliarità.
Per questo avviso pubblico la Regione Lazio mette a disposizione 2,1 milioni di euro e saranno ammissibili a finanziamento interventi in base a diverse tipologie di spesa: oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti e attrezzature per il funzionamento degli alloggi, sostenendo anche forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità.
Sarà data priorità ad interventi di ristrutturazione ed adeguamento per importo complessivo non oltre i 50mila euro. Ulteriore priorità sarà riconosciuta alle soluzioni che presenteranno minori costi di ristrutturazione ed adeguamento.
I soggetti proponenti devono produrre documentazione inerente:
- la disponibilità dell’immobile, l’inesistenza di gravami e vincoli, l’idoneità statica e l’agibilità tecnica;
- la rispondenza ai requisiti strutturali richiesti e la conformità alle norme;
- l’eventuale volontà di avvalersi di uno degli strumenti giuridici previsti dalla Legge 112/2016, vale a dire Trust, Vincolo di destinazione e Fondi speciali.
In alternativa a questi tre strumenti giuridici, ci si può avvalere di altre forme, purchè il conferimento dell’immobile al disabile grave sia a suo vantaggio esclusivo, per non meno di 20 anni.
La manifestazione di interesse dovrà essere inviata alla Regione tramite PEC, ha validità di un anno, a partire dalla ricezione, ed è rinnovabile annualmente.
Con l’occasione, ti segnalo il mio post sulla guida al fisco agevolato per le persone con disabilità.
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