Le proposte operative per il mercato del credito immobiliare sono al centro del nuovo protocollo d’intesa ABI-Consumatori, siglato nei giorni scorsi.
L’accordo ABI-Consumatori
L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le Associazioni dei Consumatori hanno siglato un nuovo accordo, dando il via al Progetto AbitAzione.
Sono 17 le Associazioni dei Consumatori che hanno stretto l’accordo con l’ABI: si tratta di ACU, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con e UNC.
Nel solco della precedente intesa, denominata CREDIamoCI, questo nuovo patto ABI-Consumatori è imperniato su tre tematiche: l’accesso al credito, il sostegno alle famiglie in difficoltà e il rafforzamento della consapevolezza del consumatore.
L’accesso al credito
L’ABI e le Associazioni dei Consumatori presenteranno proposte per favorire ulteriormente l’accesso al credito:
- aumentare le disponibilità finanziarie del Fondo prima casa, che al 31 dicembre 2020 ha consentito l’accesso ai mutui a 209.000 famiglie, per un controvalore (in termini di mutui ammessi alla garanzia del Fondo) pari a oltre 23,5 miliardi di euro;
- l’istituzione di specifici Fondi di garanzia (o di sezioni speciali del Fondo prima casa) per favorire investimenti nella ristrutturazione degli immobili già di proprietà;
- ulteriori misure per favorire i finanziamenti per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli immobili, anche attraverso quanto elaborato nell’ambito del “Tavolo Tecnico per favorire la riqualificazione degli immobili”, a cui partecipano ABI e Consumatori.
Il sostegno alle famiglie in difficoltà
A causa del prosieguo dello stato di emergenza dovuta al Covid-19, il patto ABI-Consumatori propone di:
- confermare, per ampliare la platea delle famiglie che possono ricorrere al Fondo, le misure in deroga alla disciplina ordinaria del Fondo Gasparrini riguardanti l’importo massimo dei mutui, la non necessità di presentare il reddito ISEE per accedere ai benefici, la possibilità di chiedere la sospensione delle rate anche per i mutui che fruiscono del Fondo prima casa, la possibilità di sospendere le rate anche per autonomi e professionisti che hanno subìto riduzioni del loro fatturato. I dati al 15 gennaio 2021 dicono che il Fondo ha sospeso oltre 200.000 mutui, per un controvalore di quasi 20 miliardi di euro in termini di debito residuo;
- valutare eventuali proposte (anche di natura legislativa) per la tutela del mutuatario insolvente e, al contempo, per rendere più efficiente il recupero del credito.
Il rafforzamento della consapevolezza del consumatore
Anche alla luce della piena entrata in vigore delle normative europee in tema di default, occorre aumentare ulteriormente le capacità del consumatore nel comprendere il prodotto di credito e/o di servizio accessorio che intende sottoscrivere in termini di costi complessivi, rischi assunti e coerenza rispetto alle proprie aspettative. Per questo obiettivo, i promotori del patto ritengono importante:
- favorire la conoscenza dei prodotti di credito e degli strumenti pubblici esistenti già a disposizione dei mutuatari;
- realizzare congiuntamente strumenti informativi al consumatore per favorire l’assunzione di decisioni maggiormente consapevoli attraverso, ad esempio, lo sviluppo di iniziative formative dei rappresentanti dei Consumatori su alcune tematiche di interesse del credito immobiliare alle famiglie e l’elaborazione di strumenti di educazione finanziaria, da diffondere sui canali web delle parti e di altri soggetti interessati.
In prospettiva
Il progetto AbitAzione promosso da ABI-Consumatori rappresenta un passo in avanti rispetto al precedente patto CREDIamoCI, in quanto contiene proposte rafforzative per la tutela dei mutuatari, in considerazione della fase di emergenza che stiamo tuttora vivendo.
E’ anche importante, a mio avviso, che siano realizzate le misure in-formative proposte da ABI-Consumatori, in quanto, oltre a tutelare chi è già entrato in ottica mutuo, è fondamentale che tutti i cittadini abbiano piena cognizione di causa sui finanziamenti per l’abitare.
Inoltre, credo che sia opportuna la valorizzazione del lavoro del Tavolo tecnico sulla riqualificazione degli immobili per la promozione di nuove misure a riguardo.
In questo senso, ti segnalo lo studio EeDaPP che ha disvelato la relazione tra riduzione del rischio creditizio ed efficienza degli immobili.
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