La Determinazione della Regione Lazio chiude positivamente la Conferenza dei servizi, con prescrizioni sul Ponte di Traiano e sulla Roma-Lido.
La Regione Lazio ha chiuso positivamente la Conferenza dei servizi sullo Stadio della Roma, avviata a settembre, e il 22 dicembre scorso ha adottato la relativa Determinazione.
L’atto è stato trasmesso agli Enti e alle Amministrazioni intervenuti alla Conferenza, che avranno tempo fino al 12 gennaio prossimo per “verificare la corretta rappresentazione delle prescrizioni impartite negli elaborati progettuali <<adeguati>> trasmessi da Eurnova il 22 dicembre e messi a disposizione delle Amministrazioni su piattaforma digitale dedicata, insieme a tutti i pareri ed osservazioni depositati in conferenza”.
Quando le Amministrazioni avranno comunicato l’esito della verifica, il progetto adeguato sarà trasmesso a Roma Capitale, affinchè avvii la fase pubblicistica della variante urbanistica.
Ultimata la fase pubblicistica e di raccolta delle osservazioni, sarà compito dell’Assemblea Capitolina pronunciarsi su eventuali controdeduzioni e sulla Convenzione urbanistica. Nella Convenzione dovranno essere esplicitati gli obblighi a carico del proponente, in coerenza con le prescrizioni ricevute.
In base alla Legge 147/2013 e successive modificazioni, il provvedimento finale sarà quindi una deliberazione della Giunta regionale che, approvando la variante urbanistica, costituirà permesso di costruire, sostituendo così tutte le altre autorizzazioni acquisite in Conferenza.
La Determinazione regionale – n. G18433 del 22/12/2017 – è un documento di 61 pagine, di cui 44 sono dedicate alle 173 prescrizioni, osservazioni, raccomandazioni ed indicazioni contenute nei pareri.
Tra le varie prescrizioni, sono particolarmente degne di nota quelle relative a mobilità e viabilità.
La Direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità della Regione Lazio sottolinea come l’attuale versione progettuale dello Stadio sia privata della realizzazione del Ponte di Traiano, opera che invece era stata prevista dalla Deliberazione 132/2014 di Roma Capitale.
La Regione su questo, si rivolge al Campidoglio affinchè arrivi “fino anche ad ipotizzare una generale riconsiderazione delle decisioni assunte da Roma Capitale con la DAC 32/2017 in merito al sistema infrastrutturale”. Infatti, in quella Deliberazione di Assemblea Capitolina si faceva riferimento al Ponte dei Congressi, già oggetto di una convenzione tra il Campidoglio ed il Ministero delle Infrastrutture, come soluzione coerente con il vigente Piano regolatore.
Comunque, alla colonna “Prescrizioni: esito in CdS (Conferenza dei Servizi)” la stessa Regione scrive (in rosso): “In sede di CdS è stato richiesto l’inserimento del Ponte di Traiano nella variante”.
Tra l’altro, la Città Metropolitana Roma Capitale ha espresso assenso sul tema del trasporto privato, ma a condizione di “realizzare un secondo accesso carrabile all’area dello stadio oltre a quello previsto da Via del Mare/Ostiense, al fine di garantire adeguati livelli di circolazione di area vasta, anche in relazione alla necessità di ridurre le potenziali criticità connesse alla gestione di eventuali scenari di emergenza”.
Bisognerà quindi attendere la variante urbanistica di Roma Capitale per capire il destino del Ponte di Traiano, che dovrebbe essere finanziato dal Governo (per un costo di 93,7 milioni di euro, stando alla Deliberazione 132/2014).
Un altro punto di criticità è costituito dalla Roma-Lido, la ferrovia che collega Ostia al centro di Roma e la cui fermata di Tor di Valle è essenziale per la questione della mobilità da e per il nuovo Stadio.
Sulla Roma-Lido, la Regione Lazio ritiene “non realistica” l’indicazione di Roma Capitale di pervenire ad una capacità della linea per 20mila viaggiatori l’ora, per direzione, su tutta la tratta, in base all’ultimo progetto proposto.
Per consentire l’esercizio come prospettato dal Campidoglio, l’indicazione regionale è quindi di potenziare la linea a Tor di Valle con vari interventi, tra cui la realizzazione di tre nuovi tronchini (vale a dire binari morti) e il potenziamento della linea aerea, oltre alla necessaria dotazione di un parco costituito da almeno 18 treni.
La Regione prescrive inoltre il potenziamento della FL1 (stazione di Magliana), altrimenti allo stato attuale le due infrastrutture ferroviarie potrebbero assorbire solo il 25% della domanda massima.
A corredo di quanto espresso sopra, la Regione, sempre nella colonna “Prescrizioni: esito in CdS”, scrive: “Opere infrastrutturali come evidenziate nel parere e dettagliate in sede di CdS, I costi di quanto prescritto sono a carico del progetto”. Si tratterebbe, infatti, di “investimenti non previsti nella nuova proposta”.
I prossimi giorni diranno se e come i dubbi verranno dipanati, considerando che, a fronte di una Conferenza dei servizi chiusa positivamente, ci sono questioni evidentemente ancora aperte.
Le questioni della mobilità e della viabilità per il nuovo Stadio sono tra quelle essenziali e gli Enti coinvolti, tra cui la Regione Lazio e Roma Capitale, si sono espressi ognuno per le proprie competenze.
Lo stesso Campidoglio, nello scorso mese di giugno, aveva deliberato a conferma del pubblico interesse dell’opera, indicando le soluzioni per superare le criticità rilevate e l’impasse della prima Conferenza dei servizi, poi riconvocata a settembre.
Da cittadino e da agente immobiliare mi auguro che le questioni siano risolte in maniera equilibrata, con chiarezza su tempi e costi, con la giusta sinergia tra pubblico e privato.
In questo senso, gli adeguamenti infrastrutturali saranno benvenuti se risponderanno positivamente ai maggiori flussi provocati dagli eventi e se costituiranno allo stesso tempo un’occasione di sviluppo per la città e, specificamente, per l’area coinvolta.
La documentazione relativa alla chiusura della Conferenza dei servizi è scaricabile dal sito regionale dedicato.
Come sempre, continuerò a pubblicare qui sul mio blog gli aggiornamenti sull’iter verso il nuovo Stadio.
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