Sono diversi i fattori che bloccano o rallentano gli investimenti immobiliari e qui racconto in sintesi come aiuto le persone a superarli.
Le persone che desiderano investire in beni immobili, vendendo o acquistando, possono vivere fasi contraddistinte da un blocco, da una stasi, a causa di vari fattori spesso inestricabilmente legati e connessi. Per cui mi è capitato di vivere, da mediatore, situazioni in cui, ad esempio, il fattore affettivo era in qualche modo legato a quello economico.
A seguire, descrivo i fattori principali che bloccano possibili investimenti immobiliari e come riconoscerli e superarli.
La questione economica e finanziaria
Il fattore in genere più visibile è quello economico e finanziario. Un possibile investimento immobiliare capita che vada a infrangersi o, perlomeno, a rallentare per l’effetto di considerazioni centrate sul denaro.
E’ giusto che il fattore economico e finanziario sia tra quelli fondamentali per decidere se e come investire, ma io, per esperienza, mi rendo conto che in alcuni casi è bene approfondire, conoscere, distinguere. In altre parole, analizzare, per poi arrivare ad una giusta decisione.
Se un potenziale investimento immobiliare viene valutato come non produttivo, ai miei clienti chiedo se hanno valutato tutti gli aspetti possibili.
E l’analisi della situazione non si deve fermare al dilemma tra vendere o locare, per quanto sia già un elemento da ponderare.
Nel porre sul tavolo tutti gli elementi utili a comprendere l’andamento del mercato, aiuto le persone/proprietarie a conoscere la situazione attuale. Il passato è andato, il futuro non è prevedibile. L’unica certezza è data dal collocare l’immobile sul mercato, valorizzandolo al massimo, conciliando gli aspetti negativi e positivi, ma focalizzando l’attenzione soprattutto sulle esigenze della persona che vuole vendere o locare il proprio immobile.
Il mercato, in generale, ha i suoi andamenti e quelli possono essere colti analizzando dati, statistiche, tendenze, ecc. Le prospettive che la persona/proprietaria può aprirsi valorizzando il proprio immobile non sono dettabili dal mercato, ma dal conoscere e sviscerare a fondo i propri obiettivi personali.
Questo è quello che propongo ai clienti che devono prendere decisioni: quello che va messo al centro è il proprio obiettivo personale di vita, di cui la valorizzazione dell’immobile ne è componente strumentale.
Altro aspetto su cui invito sempre le persone a riflettere ed agire di conseguenza, è il rapporto tra tempo e denaro, su cui puoi leggere il mio post dedicato.
Focalizzando sulle persone e non sugli immobili, a mio avviso, si possono dipanare perlomeno alcuni dubbi sul contesto/mercato. I dati non cambiano, beninteso. Quello che può cambiare è la prospettiva, l’angolazione da cui si guardano i destini personali.
La persona che desidera investire sul proprio immobile la aiuto a considerare tutti gli aspetti inerenti la situazione attuale e quella prospettica, come persona che lavora, che appartiene ad una famiglia e che potrebbe volerne una propria. La persona che accompagno nel focalizzare il proprio percorso potrebbe essere legata ad una città o ad un quartiere per esigenze, appunto, lavorative, familiari o sociali.
Sono tutte componenti da osservare in un’ottica duplice, quella dell’oggi e quella del domani.
Compiuto questo primo passo fondamentale, si può cominciare a dar valore all’immobile affinché diventi un investimento concreto e soddisfacente.
L’ipotesi della vendita può essere caratterizzata dalle varie formule esistenti, dalle agevolazioni che potrebbero attrarre anche i potenziali acquirenti, dalle tempistiche ottenibili dalle formule tipo il rent to buy.
Quello che viene permesso in termini di bonus e agevolazioni, sia per il venditore che per l’acquirente, è dovuto a specifiche norme, su cui informo i clienti puntualmente, dato che non sono eterne. Sono soggette a cambiamenti, modifiche, nuove introduzioni o cancellazioni e quindi è fondamentale conoscere lo stato attuale delle opportunità.
Analogo discorso va fatto per la locazione, come forma di investimento. Anche qui, il panorama è ampio, è bene conoscerlo nel dettaglio perché potrebbe esistere una soluzione idonea ad una efficace immissione dell’immobile sul mercato.
La persona che vuole investire è inserita in contesti più ampi
Strettamente legate alle questioni economiche e finanziarie, ci sono quelle inerenti alla dimensione personale, familiare e sociale che, non a caso, ho già accennato nel paragrafo precedente.
Io aiuto i clienti a mettere al centro i propri obiettivi, e considerare quindi l’immobile uno strumento per il loro raggiungimento, dato che il viceversa sarebbe rischioso.
Quello che può talvolta bloccare l’investimento immobiliare risiede nella difficoltà a focalizzarsi adeguatamente su se stessi oppure in ostacoli (veri o presunti) che si frappongono nella dimensione relazionale.
La focalizzazione su se stessi è fondamentale, a mio avviso, per dare il giusto valore all’immobile. Se della propria vita non si hanno chiari i sogni, gli obiettivi, le risorse e gli ostacoli concreti, il rischio è che i desideri e le frustrazioni siano scaricati sull’immobile, a cui si fornisce un valore improprio, oltre quello normalmente attribuibile.
Il chiarimento su questo aspetto va operato dall’inizio: l’immobile è importante, ma quello che strumentalmente potrebbe fornire alla persona che lo possiede dipende dagli obiettivi personali. E’ un modo di considerare le cose. Fissate le prospettive di vita, allora, da agente immobiliare, sono in grado di accompagnare il cliente anche nel valorizzare adeguatamente lo strumento che permetterà di raggiungerle.
L’altra dimensione che potrebbe bloccare l’investimento risiede nei rapporti familiari e sociali.
Un caso che per esperienza ho vissuto più volte è quello della comproprietà suddivisa tra più persone, e su questo puoi leggere il mio post dedicato.
Ma ci sono situazioni in cui i propri obiettivi personali, legati al potenziale investimento immobiliare, si incontrano o si scontrano con idee e azioni diverse portate avanti da altri componenti della propria famiglia o comunque della formazione sociale a cui si è legati.
Se idee e comportamenti sono diversi, in relazione allo stesso immobile, questo potrebbe diventare un ostacolo, insormontabile se non lo si affrontasse adeguatamente.
Anche questa è materia da mettere sul tavolo, perché gli ostacoli devono diventare opportunità, ma ciò sarà possibile solo tramite un riconoscimento. Riconoscere, nel senso di vedere che l’ostacolo c’è ed ammetterne l’esistenza per cercare ed attuare soluzioni.
Il mio ruolo
Quando esistono idee diverse su una valorizzazione immobiliare, la soluzione non è univoca, non esiste ricetta buona per tutti, tanto meno esistono formule magiche.
Nel mio ruolo di mediatore, invito le parti interessate a compiere un percorso, sia individuale che complessivo, nel senso descritto sopra, cioè evidenziando le prospettive personali e ponendo l’immobile nel ruolo di strumento comune, al servizio delle persone.
Le diverse persone interessate a vario titolo al potenziale investimento è normale che possano avere opinioni diverse, ma è per me doveroso che siano coinvolte, in un dialogo reale, improntato, proprio come il mio ruolo suggerisce, alla mediazione. Non per arrivare a vincitori e vinti, ma perché tutti siano vincitori della realizzazione del proprio destino.
La soluzione si trova nel dare dignità alle persone e non nel “personalizzare” l’immobile. Può essere il caso dei comproprietari, citato sopra, oppure il caso in cui i destini familiari e sociali sono toccati in qualche modo da come un componente utilizza o vorrebbe utilizzare la casa.
Proprio perché mi rendo conto di quanto siano delicate le situazioni in cui convivono affetti e denaro, relazioni e immobili, ritengo che la materia meriti altrettanta delicatezza nell’agire. Ma non di meno serve concretezza, come spiegato nel paragrafo precedente. E quindi l’intreccio tra i desideri personali e le questioni economiche deve essere ben gestito, con lucidità.
Il mio lavoro di mediazione si nutre di questo intreccio e il mio stile nel portarlo avanti è contraddistinto dalla chiarezza. Perché quando tutto è chiaro, si può investire sull’immobile, ricavandone la massima soddisfazione possibile. Perché, in realtà, i clienti per cui lavoro stanno investendo su se stessi e sul proprio futuro.
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